FAQ

  • Anzitutto è consigliabile leggere attentamente le istruzioni per l’uso e familiarizzarsi con il modello. I primi voli devono avvenire su un prato per non correre il rischio di arrecare danni a persone o animali. Un drone non è un giocattolo: un utilizzo improprio può essere pericoloso e provocare lesioni a terzi!

  • In linea di principio sì. I droni telecomandati di peso inferiore a 30 kg non necessitano di un’autorizzazione se il pilota mantiene costantemente un contatto visivo con l’apparecchio: queste condizioni si applicano a tutti gli apparecchi acquistati presso un punto vendita o su Internet per scopi ricreativi. Tuttavia, soprattutto nei quartieri residenziali, è opportuno osservare il rispetto della sfera privata: i vicini non amano che un drone sorvoli il loro giardino. Si consiglia pertanto di utilizzare il proprio multicottero laddove non arrechi disturbo a nessuno. Occorre, inoltre, tener sempre presente che i Cantoni o i Comuni possono applicare ulteriori restrizioni.

  • In linea di principio sì: per filmare paesaggi non è necessaria un’autorizzazione da parte dell’UFAC, a condizione che il drone rimanga nel campo visivo del pilota. Anche in questo caso bisogna rispettare la sfera privata e l’ambiente, ad esempio le zone di protezione dell’avifauna. Non è, inoltre, consentito effettuare riprese al di sopra di impianti militari.

  • No, non è così semplice. Conformemente alla legge non si possono utilizzare droni e aeromodelli all’interno di un raggio di cinque chilometri intorno agli aerodromi civili e militari senza disporre di un’autorizzazione rilasciata dal capo d’aerodromo o dai servizi della navigazione aerea (Skyguide). Attorno agli aerodromi più grandi vige altresì una cosiddetta zona di controllo (CTR), il cui raggio è superiore a cinque chilometri, all’interno della quale i droni e gli aeromodelli non possono superare i 150 metri d’altezza dal suolo. All’esterno di tali aree bisogna comunque tener presente che, a partire da 150 metri dal suolo nelle zone disabitate e da 300 metri sopra quelle abitate, circolano anche aeromobili ed elicotteri adibiti al trasporto di persone. Difficilmente questi ultimi avrebbero la possibilità di individuare tempestivamente e schivare un drone o un aeromodello.

  • No, per farlo occorre un’autorizzazione speciale dell’UFAC che consenta di pilotare il drone al di fuori del proprio campo visivo, senza la quale si è perseguibili. È, tuttavia, possibile manovrarlo indossando tali occhiali se esso si trova all’interno del proprio campo visivo e accanto al pilota è presente una persona in grado di assumere il controllo del mezzo in qualsiasi momento. Nel nuovo settore First Person View (FPV-Racing) le competizioni avvengono ad altitudini moderate, sventando il rischio di provocare danni ad altri aeromobili.

  • No. Dalla revisione della legge del 1° agosto 2014 è in vigore un nuovo obbligo di autorizzazione per il sorvolo di grandi assembramenti di persone, ad esempio in occasione di una festa, un corteo o una manifestazione sportiva. Anche se, oltre al telecomando, i droni impiegati per attività ricreative vengono muniti di GPS, non si può escludere a priori una perdita di controllo, che potrebbe costituire un pericolo per terzi. Pertanto, in assenza di autorizzazione, il drone non potrà oltrepassare 100 metri di distanza dall’assembramento di persone.

  • Sì, a condizione di non adoperare il drone in prossimità di assembramenti di persone e che quest’ultimo non esca dal campo visivo del pilota. Tuttavia, dato che ai sensi dell’ordinanza sulle categorie speciali di aeromobili (OACS; RS 748.941) i Cantoni e i Comuni hanno la facoltà di emanare ulteriori restrizioni, è consigliabile contattare preventivamente i proprietari dei fondi eventualmente coinvolti o le autorità locali.

  • Si sconsiglia di utilizzare il proprio multicottero senza aver prima verificato che la propria assicurazione di responsabilità civile copra i danni eventuali per almeno un milione di franchi. Questa prescrizione si applica già a tutti gli aeromodelli di peso superiore a 500 grammi. Occorre utilizzare il proprio multicottero in modo responsabile, evitando di avvicinarsi eccessivamente a persone e animali, e senza dimenticare che il proprio hobby potrebbe arrecare disturbo a terzi.

  • Non esattamente; ci sono delle prescrizioni anche per l’uso dei piccoli droni. Anche se in linea di principio questo genere di drone è autorizzato a volare dappertutto (escludendo le riserve naturali segnalate sulla carta per droni), vanno comunque rispettate alcune regole di base. Devo costantemente mantenere il contatto visivo con il drone e devo rispettare la sfera privata delle persone. In linea di massima posso sorvolare gli assembramenti di persone ma in caso di incidente sarò ritenuto responsabile. Anche in questo caso sono io il responsabile della sicurezza quando faccio volare il mio drone.